Molto si è detto, altrettanto si è scritto su questo film.
Spesso anche io mi sono risentito quando al cinema si è deciso di rivisitare storie conosciute, spesso ho storto il naso per certi adattamenti.
Le favole portate sullo schermo da Disney nella nostra infanzia e nella giovinezza dei nostri genitori passavano per forza per il tramite dell'animazione, unico mezzo adatto a rappresentare il fantastico ed essendo rappresentate per la prima volta la fedeltà all'originale era dovuta e sufficente per incantare un pubblico che necessitava di meravigliarsi.
Col passare degli anni, con il moltiplicarsi di modi divedere favole e storie, quello che era un prodotto fruibile solo al cinema è diventato fruibile ovunque, conosciuto da tutti subito.
Il pubblico a partire dai più piccoli, purtroopo almeno secondo me, non è più ingenuo e sognante vuole sempre di più, non basta più la storia per stupire, deve essere adattata ai tempi moderni con tanto di alta definizione, tre dimensioni e grafica computerizzata.
A me il film è piaciuto perché sono andato a vederlo con lo stesso spirito con il quale andai a vedere film come "Il libro della jungla" o "Gli Aristogatti" e cioè lasciandomi affascinare dalle immagini, senza pensare a confronti col passato ma solo godendomi le immagini e il fascino del buio in sala.
Il cinema è fatto di emozioni ed così che io lo guardo
giovedì 11 marzo 2010
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