giovedì 18 marzo 2010

James Cameron, l'arte di avere successo senza originalità


(True Lies)

James Cameron nel suo maggior pregio, fare film che incassano soldi a palate, ha anche il suo grande limite: la mancanza di originalità.
Capiamoci, non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo a fare successo così, però nei suoi film non c'è nulla ma proprio nulla di originale.
Nemmeno Terminator è un'idea nuova, un robot simile (naturalmente con i limiti e con i soldi di allora) lo aveva realizzato il regista Primo Zeglio nel film "4, 3, 2, 1 Morte".
Poi ha preso la trama di "Alien" praticamente pari pari ed ha fatto "Aliens" moltiplicando per mille mostri ed umani sullo schermo.
Abyss è "Incontri ravvicinati del terzo tipo" ambientato sotto il mare, film fondamentalmente servito a sperimentare gli effetti speciali che poi sarebbero divenuti fondamentali in Terminator 2 e Titanic (per il primo vale discorso fatto per "Alien" e per il secondo basta mettere una storia d'amore dentro ad una vicenda ben nota).
True Lies è il remake di un film francese, quindi niente di nuovo sotto il sole.
Arriviamo ad Avatar.
Cos'è Avatar? Un minestrone nel quale Cameron ha messo dentro tutto quello che aveva fatto prima.
Ho tralasciato il primo film di Cameron "Piranha paura", film indecente, anche questo una specie di seconda parte di un soggetto già portato al cinema da Joe Dante.

Nessun commento:

Posta un commento