Cortesie per gli ospiti

giovedì 20 maggio 2010

La fantascienza sporca di Dan O'Bannon

Alien (1979)
Dark Star (1974)



Avete presente l'astronave Nostromo di "Alien", nulla di edificante rispetto ad esempio all'Enterprise di Star Trek, nessuna patina, è come entrare in una fabbrica sporca.
Non c'è nulla di poetico, nulla di pioneristico.
Gli astronauti sono solo lavoratori al servizio di compagnie terrestri che dopo aver sfruttato le risorse della terra guardano al cosmo come la nuova frontiera per fare affari.
L'alieno è utile nella misura in cui diventa portatore di profitto, a qualunque costo, altrimenti via, fuori dal portellone di scarico.
Queste ambientazioni hanno le proprie origini in un film del 1974, "Dark Star" che John Carpenter scrisse con Dan O'Bannon (O'Bannon interpreta anche il protagonista del film).
Nasce con "Dark Star" questo filone di fantascienza per niente chic, senza speranza, nella quale l'ultima frontiera dell'uomo, lo spazio, diventa un luogo come un altro, senza poesia, senza mito.
O'Bannon come sceneggiatore di "Alien" è riuscito a trasmettere le stesse atmosfere da un piccolo film di fantascienza ad uno dei più grandi successi del genere, senza stravolgerne il senso, anzi probabilmente rendendolo ancora più potente.






1 commento:

Dea Silenziosa ha detto...

Io preferisco di gran lunga questa fantascienza 'sporca', disillusa e niente chic, l'ho adorata da subito; eppure, mi sono guardata anche tutta la serie di Star Treck - the next generation (e ho anche dei ricordi più lontani di episodi col capitano Kirk). Credo poi che cose come Avatar e the Abyss stiano in un filone del tutto a parte, quello fatto più di effetti speciali che di qualsiasi altra cosa, e sono le opere che trovo meno interessanti. Ben trovato.